Il Punto di Equilibrio

Tutta la mia attività lavorativa (ma anche la mia vita personale), ha come base fondamentale la costante ricerca del punto di equilibrio, sia interiormente sia esteriormente.
Dove c’è equilibrio c’è bellezza, c’è saggezza, c’è pace, c’è armonia, c’è benessere, c’è serenità… Non c’è cosa buona che non abbia in sè la giusta dose di equilibrio, che sia un’idea, un pensiero, un discorso, un’azione…
Ogni opera d’arte degna di questo nome, di qualunque arte si tratti, cattura e immortala un punto di equilibrio. L’arte è benefica perchè ci rimanda equilibrio. Non si deve confondere però l’equilibrio con la linearità e con la sobrietà: una scultura del Canova non è più in equilibrio di un quadro di Bosch, così come una sinfonia di Behetoven non è più in equilibrio di un brano dei Queen; l’equilibrio va oltre, può essere ovunque, è quel punto magico in cui tutti gli ingredienti sono nel giusto posto e nella giusta misura.
Nella vita interiore l’equilibrio non è dato una volta per tutte: si trova, si perde, poi si ritrova e si riperde.. Anche saperlo mantenere è un’arte: l’arte della saggezza. Cercare l’equilibrio è importante quanto trovarlo, è scegliere di percorrere la strada sconnessa che conduce a quella sorgente perfetta da cui sbocciano i fiori di cui abbiamo bisogno in quel momento; a volte è necessario portare nella propria vita un po’ di regolarità, a volte un po’ di caos…
Una ricerca sempre dinamica, tensiva, febbrilmente dolce, che comunque significa stare alla guida. Non farla vuol dire essere in balia del vento, prede della propria esistenza.
Sostanzialmente lo squilibrio stride e fa male e urlando reclama equilibrio.