Voice Dialogue o Dialogo delle voci porta in evidenza le nostre parti

Voice Dialogue, strumento di conoscenza di sè, basato sul principio della natura poliedrica della personalità.

Il Voice Dialogue è atto quindi ad indagare e a portare chiarezza sui meccanismi, spesso complessi e contraddittori del mondo interiore. La personalità risulta così essere composta non da un “unico volto”, ma da “tanti volti”.

Il Voice Dialogue è uno strumento di conoscenza di sè, basato sul principio della natura poliedrica della personalità, atto quindi ad indagare e a portare chiarezza sui meccanismi, spesso complessi e contraddittori del mondo interiore.
La personalità risulta così essere composta non da un “unico volto”, ma da “tanti volti”. A chi non è mai capitato di sentirsi ora forte come un guerriero ora fragile come un bambino…? Ora goffo ora attraente? I tanti “volti”, “aspetti” o “sè” interiori che ci contraddistinguono, indirizzano il nostro comportamento in modo pressochè automatico. Nel processo di crescita però e di adattamento all’ambiente, l’istinto di sopravvivenza, più o meno sollecitato, ci spinge a prediligere alcuni aspetti a danno di altri altri, che vengono declassati e soffocati. Tale accadimento genera un conflitto fra le parti, causa di difficoltà più o meno intense: senso di insoddisfazione, lacerazione, rabbia, critica e giudizio verso di sè e verso il prossimo. Scoprire questo conflitto offre la possibilità di sanarlo, con un conseguente senso di maggiore benessere e libertà.

Che effetti ha…

L’applicazione di tale metodologia di counseling dà il via ad un dialogo con sè stessi, inteso come dialogo con le proprie parti, in cui diventa possibile riconoscere ciò che ci sta accadendo dentro, appianare conflitti, ampliare le possibilità di scelta e facilitare l’emersione di nuove e risorse. In altre parole ogni aspetto viene visto ed ascoltato, in modo da approfondire notevolmente la conoscenza di sè e quindi delle proprie potenzialità. Imparare a conoscere e a relazionarsi in modo nuovo con le proprie parti (e quindi con se stessi) è un po’ come diventare i registi della propria vita e questo nuovo potere creativo infonde maggior sicurezza, portando anche un miglioramento nella capacità di gestire situazioni e relazioni.

Come e quando è nato…

Negli anni ’70 del secolo scorso, i due psicoterapeuti americani, Hal e Sidra Stone, osservando la propria esperienza umana (soprattutto di coppia) e armati della loro professionalità, intuiscono che molto probabilmente sono varie sub-personalità, con spiccate e precise caratteristiche, a popolare il complesso mondo di Psiche, le stesse sub-personalità che ci fanno sentire in certi momenti forti come guerrieri, in altri fragili e spaventati come bambini…
Proseguendo le loro ricerche lungo questo sentiero, giungono ad elaborare la Teoria della Psicologia dei Sé, secondo la quale l’essere umano è un sofisticato “apparecchio” stereofonico e non monofonico, all’interno del quale e attraverso il quale, molteplici aspetti fanno sentire la loro voce (e non solo), come attori sul palcoscenico della vita.
Dalla teoria alla pratica gli Stone mettono a punto un metodo, battezzato, non a caso, Voice Dialogue (Dialogo delle Voci), attraverso il quale la persona viene messa in condizioni di dare espressione ai propri sé, i quali possono così svelarsi completamente, comunicare le loro paure, le loro perplessità, le loro potenzialità.
La concezione dell’animo umano non come monolitico, ma dinamicamente multiforme non è solo degli Stone: spesso espressa da poeti, scrittori e filosofi, appartiene anche a numerose scuole di ambito psicologico o comunque gravitanti attorno ad esso. Agli Stone va però il merito di avere trovato il modo di relazionarsi direttamente con tale molteplicità, di farne esperienza, di calarla nella vita quotidiana, senza il filtro interpretativo di una teoria aprioristica.

Diffusione

Data la grande capacità di guarigione e trasformazione, la tecnica del Voice Dialogue dagli Usa si è diffusa in Europa e in molti altri paesi, (Sud Africa, India, Argentina, Australia, Russia etc.) trovando applicazione in svariati campi (dalla psichiatria al coaching, dall’espressione corporea al management, dalla psicoterapia alle belle arti) e arricchendosi di altri strumenti quali la danza, il movimento corporeo, il disegno, la meditazione, la psicogenealogia, il lavoro sui sogni etc. L’Italia, dagli anni ’90 in poi, vedrà nascere l’Associazione Voice Dialogue, l’Istituto Innerteam, la prima Scuola di Counseling e Coaching ad indirizzo Voice Dialogue, cui ne seguiranno altre e l’inserimento del Voice Dialogue come materia universitaria (Progetto Co.Re.M. Università di Siena).
Tale marcata diffusione ha fatto nascere ad un certo punto l’esigenza di mettere a punto criteri di qualità, che tutelino e mettano in guardia gli utenti da applicazioni non adeguate e consone. Nell’estate del 2008 i coniugi Stone, assieme ad gruppo di altri professionisti, hanno quindi messo a punto il Documento I.V.D.A. – Accordo Internazionale Voice Dialogue.