Ne sono certa: andare avanti oggi significa TORNARE INDIETRO. E non c’è più tempo, lo si deve fare se non vogliamo precipitare nel baratro in cui il fiume ci sta portando.
Non sono una nostalgica del passato, so che c’erano molte difficoltà che il progresso ha permesso di superare, ma oggi quello stesso progresso ci sta portando a difficoltà anche peggiori.
Nella ricerca dell’equilibrio che permea tutta la mia vita credo che oggi occorra tenersi il buono che ci ha portato l’evoluzione, ma tornare indietro a recuperare pezzi che abbiamo perso per strada.
Dobbiamo tornare a prenderci la SOSTANZA, perché oggi é tutto vuoto, vacuo, immagine inconsistente.
La QUALITÀ perché oggi è vista addirittura come pericolosa, tanto che si producono oggetti con obsolescenza programmata (!!).
La PROFESSIONALITÀ, perché trovare qualcuno che lavora bene per te, con grazia e buon senso, é come trovare un prezioso reperto archelogico.
La PRIVACY, che la stessa legge sulla privacy ci ha portato via, rubandoci il senso prezioso dell’intimità, dell’esclusività, dello spazio nostro e proiettandoci in un’imbarazzante compulsione alla condivisione della vita privata, spesso per altro sintomo di solitudine e frustrazione.
Il BUON SENSO, quello che ti rende consapevole che il tuo valore non sta nella lettera finale di una parola o in un vestito firmato.
La CONOSCENZA perché la scuola é diventata un campo di battaglia sulla pelle degli alunni: genitori coi fucili puntati contro insegnanti spaventati e paralizzati, dove la cosa importante non é più cosa e come si impara, ma il voto che si prende, (sto generalizzando, ma il fenomeno c’è ed è preoccupante). L’IGNORANZA dilaga pericolosamente in ogni dove.
La DIMENSIONE UMANA, perché oggi, sì signori, il transumanesimo, lo dice la parola stessa, vuole trasformare definitivamente l’uomo in un robot telecomandato. Il sogno di qualche pisicopatico con i soldi e molti deliri di onnipotenza. Mi domando in quanti saranno così masochisti da lasciarsi fare questo…
Sono certa che c’è molto altro da andare a recuperare, ma per ora mi fermo qui.
Io non sono vissuta nel fantastico mondo di Oz, ma in un periodo in cui tutto questo, pur in mezzo a tanti problemi, c’era e solo oggi mi rendo conto di essere stata, assieme ai miei coetanei, una privilegiata. Questo movimento di ritorno al passato per fortuna é già in atto, molti stanno tornando alla terra, alle campagne e si spera ad un’autenticità. Lo appoggio in pieno.

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